fonte: CAFUIL nazionale


Sono diverse le agevolazioni fiscali per le spese sanitarie e di assistenza per le persone disabili. Ovviamente, all’interno della dichiarazione dei redditi 730mod. Rediti PF è possibile indicarle per chiedere il relativo credito Irpef.

Nello specifico, le persone con disabilità possono portare in deduzione dal reddito complessivo le spese mediche generiche (prestazioni rese da un medico generico, acquisto di farmaci o medicinali) e di assistenza specifica sostenute nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione.

Cosa vuol dire “portare in deduzione?”

Sono chiamate “spese deducibili”, tutte quelle che possono essere tolte dal reddito complessivo, andando così a ridurre l’importo delle tasse da pagare. Volendo fare un esempio di deduzione: nel caso in cui avessi un reddito complessivo di 20mila euro, con un ammontare di spese deducibili di 650 euro, il reddito sottoposto alle tasse sarebbe di 19350 euro. Su questo nuovo reddito totale, poi, si andrà a calcolare lo scaglione della percentuale IRPEF.

Chi può beneficiarne?

Le persone con disabilità che possono beneficiare della deduzione sono:

  • le persone che hanno ottenuto il riconoscimento dalla Commissione medica istituita ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 104/1992;
  • le persone che sono state ritenute invalide da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate ai fini del riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro, di guerra.

Tra le spese sanitarie deducibili rientrano anche quelle relative a una persona deceduta, se sostenute dagli eredi dopo il suo decesso. Se le spese sono state sostenute da più eredi, ognuno di essi può beneficiare della deduzione sulla quota di spesa effettivamente sostenuta.

Quali sono le spese deducibili?

  • le spese mediche generiche, quali medicinali, prestazioni rese da un medico generico, ecc;
  • le spese di assistenza specifica.
  • Attività di Ippoterapia o Musicoterapia a condizione che siano prescritte da un medico che ne attesti la necessità per la cura del portatore di handicap e si svolgano in un centro specializzato.

In caso di “assistenza specifica” si considerano le spese sostenute per:

  • l’assistenza infermieristica e riabilitativa resa da personale paramedico in possesso di una qualifica professionale specialistica;
  • le prestazioni rese dal personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, se dedicato esclusivamente all’assistenza diretta della persona;
  • le prestazioni fornite dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, dal personale con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

Quali spese non rientrano tra quelle deducibili?

  • quelle per prestazioni svolte da un pedagogista;
  • le spese sanitarie specialistiche (analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche) e quelle per l’acquisto dei dispositivi medici che rientrano tra le spese detraibili nella misura del 19% sulla parte che eccede 129,11 euro.
  • le spese corrisposte a una cooperativa per sostenere un minore portatore di handicap nell’apprendimento.

In caso di ricovero di un portatore di handicap in un istituto di assistenza e ricovero, non è possibile portare in deduzione l’intera retta pagata, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e di assistenza specifica.

I documenti da presentare

La documentazione delle spese è costituita da: fatture, ricevute o quietanze rilasciate al contribuente da chi ha percepito le somme, con indicazione del suo codice fiscale o numero di partita Iva.

Questi documenti non devono essere allegati alla dichiarazione dei redditi ma è necessario conservare l’originale per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle entrate.