14 – 19 novembre 2023

ROMEO E GIULIETTA

di William Shakespeare regia originale GIGI PROIETTI

Romeo-e-Giulietta-al-Quirino

Con le parole che seguono, Gigi Proietti presentava l’ultima versione del suo Romeo e Giulietta.

C’è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Ho sempre pensato che la festa a casa Capuleti fosse una specie di sliding doors, che attraversata o evitata conduce a storie diverse. Se Romeo decidesse di non andare alla festa? E se tutta la storia fosse solo il sogno di una giovane mente eccitata dall’amore? Da qui sono partito per decidere di collocare la prima parte ai nostri giorni. La festa è un ballo in maschera, il pubblico si vedrà riflesso nella storia, in un gioco di specchi in cui si raccontano due realtà, due secoli, due mondi. Gli amici e Mercuzio danno voce alle loro passioni come rapper leggeri, e Giulietta è una ragazzina di buona famiglia che canta e suona rock, e tutto è un vortice di energia e di gioia, poi la musica cambia, ci porta in un altro tempo e rigenera il mito.

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dal 21 novembre al 3 dicembre 2023

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’AZZURRO MARE D’AGOSTO

di Lina Wertmuller
regia Marcello Cotugno

travolti da un insolito destino nel mare di agosto lina wertmuller teatro quirino

Il grande successo dell’originale cinematografico de risiede nella sua capacità di assorbire lo spirito di un’epoca, di raccontare i contrasti sociali e politici con caparbia ironia, mettendo a nudo un intero sistema di pensiero nel quale il pubblico si è riconosciuto. All’epoca, la prima metà degli anni ʹ70 , il clima che si respirava in Italia e che ispirò il film non era certo leggero, anzi, tra i più drammatici e turbolenti. La forza del film è rappresentata dallo sguardo esterno e disincantato ma allo stesso ironico, grottesco e umoristico, con cui la regista ha evidenziato grandi contrapposizioni sociali: un nord industrializzato rispetto a un sud povero e sfruttato; una visione comunista messa accanto a un concreto spirito capitalista ambizioso di ricchezza; l’idea arcaica della donna nata per servire l’uomo, ironicamente affiancata all’esempio di un’imprenditrice di successo; i conflitti politici che passano anche attraverso i conflitti di genere. Tutto questo è incarnato nei due protagonisti della storia: il marinaio siciliano Gennarino Carunchio e la bella milanese Raffaella Pavoni Lanzetti. I due sono travolti dal destino e per ironia della sorte si trovano naufraghi su un’isola deserta, una terra desolata che non ha nulla da offrire. È proprio qui, sull’isola, un luogo lontano dal mondo civilizzato, dagli stereotipi culturali, dalle barriere sociali, dove la natura impone le sue regole, che i due dispersi trovano inaspettatamente l’amore l’uno per l’altro. L’assenza di leggi, di cultura, di società rende possibile un’unione altrimenti impossibile. Una volta tornati nel mondo da loro conosciuto, dove ad attenderli ci sono famiglie, lavoro e ruoli sociali, la travolgente passione che li ha legati non può più esistere. La struttura della commedia non cambia rispetto all’originale cinematografico, così come la chiave grottesca che permette di raccontare la storia accentuando ironicamente le caratteristiche dei personaggi.

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