fonte: CAFUIL nazionale


L’Agenzia delle entrate, con risposta ad Interpello n. 484 del 19 ottobre 2020, ha chiarito che il contribuente ha diritto alla detrazione delle spese mediche 2020, sostenute presso strutture private non convenzionate con il servizio sanitario nazionale e per le quali è prevista la tracciabilità dei pagamenti, anche se il pagamento avviene con un bancomat o una carta intestata ad altra persona.

L’istante chiedeva, non essendo titolare di bancomat od altra carta, se era detraibile la spesa a lei intestata ma pagata con la carta del figlio, al quale la stessa ha rimborsato la spesa sostenuta.

L’Agenzia, in risposta al quesito, ha ritenuto che l’onere fosse sostenuto dal contribuente al quale è intestato il documento di spesa, a prescindere dall’esecutore materiale del pagamento, sempre che ci sia corrispondenza tra la spesa detratta ed il pagamento effettuato.

Laddove non fosse possibile produrre evidenza del pagamento (scontrino bancomat, estratto conto, ecc.) sarà possibile documentare il metodo utilizzato tramite annotazione in fattura/ricevuta fiscale o documento commerciale, che deve essere effettuata dal percettore delle somme.

Considerato che si ha diritto alla detrazione se l’onere è stato effettivamente sostenuto, è necessario produrre una dichiarazione del contribuente che attesti di aver rimborsato il pagamento al titolare della carta.