fonte: CAF UIL nazionale


Le mamme in “attesa” o che decidono di adottare un bimbo, se non superano una certa soglia Isee, possono richiedere al proprio Comune un contributo a supporto delle spese di gravidanza e della prima fase post-parto, sempre che siano lavoratrici precarie o disoccupate.

Il contributo per donne precarie o disoccupate viene corrisposto nella misura di 338 euro circa per 5 mesi previa domanda da presentare al proprio comune di residenza dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Possono richiederlo tutte le neo mamme, cittadine italiane o residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno,

Per l’anno 2018 il beneficio può essere richiesto se l’importo Isee non supera i 17.142,46 euro. La domanda va fatta entro i 6 mesi dalla nascita del bambino o dal suo arrivo in caso di adozione.

I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente. Inoltre non devono essere già beneficiari di altro assegno di maternità.

La domanda va presentata al comune di residenza, al quale compete la verifica della sussistenza dei requisiti di legge per la concessione delle prestazione.

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